Comune: Massa
Telefono: +39 3478163224
email: malaspina@promocultura.it
internet: www.comune.massa.ms.it/castello
Destinazione d’uso: Museo di se stesso
Gestione: Promocultura
Visitabile: Si
Orari:
Il castello è attualmente chiuso per lavori
Biglietti:
intero € 7,50
ridotto € 5,00
Le riduzioni si applicano a:
· giovani dai 18 ai 25 anni;
· turisti che pagano l’imposta di soggiorno muniti di apposito tagliando dalla struttura ricettiva che li ospita;
· gruppi superiori a 20 persone;
Ingresso gratuito per:
· minori fino a 18 anni di età non compiuti;
· soggetti con disabilità (e relativo accompagnatore in caso di disabilità che comporti l’ausilio di quest’ultimo);
· guide turistiche;
Attività svolte:
Visite guidate al complesso monumentale
Attività didattica per le scuole
Bigliettazione
Manutenzione ordinaria
Organizzazione manifestazioni culturali e ricreative
Accessibilità: Accessibile ai diversamente abili solo fino al “Cortile dei Pozzi”
Il Castello di Massa domina dall’alto di un colle roccioso l’estesa area pianeggiante sottostante, con un’ampia visibilità su tutta la costa. Furono con ogni probabilità queste caratteristiche a determinare l’occupazione della collina dove, presumibilmente in età altomedievale, venne realizzato un impianto fortificato.
La documentazione scritta menziona il toponimo Massa nell’882; secondo gli storici la località doveva essere situata sul colle del castello
Il castello, sede dei marchesi di Massa, ebbe particolari relazioni con la costa ed il mare. Questi marchesi, combattendo i pirati, si resero feudatari anche della Corsica, assumendone il predicato: marchesi di Massa-Corsica. La prima documentazione scritta relativa al castello risale al 1164, quando l’imperatore Federico Barbarossa assegna parte del castello ad Obizzo Malaspina. Alcuni cronisti ricordano che Massa, circa un secolo più tardi, nel 1268, subì l’occupazione delle truppe di Corradino di Svevia che devastarono il territorio. L’anno successivo il castello venne distrutto per opera dei lucchesi che non tollerarono la disponibilità offerta dai massesi alle truppe dell’imperatore.
Le vicende storiche e architettoniche del castello per i primi secoli del basso medioevo restano nell’oscurità; estromessi i marchesi di Massa, subentrarono interamente i Malaspina che cedettero il castello, nei primi anni del trecento, a Castruccio Castracani degli Antelminelli. Dal secolo XIV alla metà del secolo successivo Massa ed il suo Castello dipesero da Lucca, Pisa, e Firenze, divenendo poi proprietà dei Marchesi Malaspina di Fosdinovo. E’ con questa signoria che il castello assunse il ruolo di residenza e subì le più profonde trasformazioni, in un periodo compreso tra il 1400 ed il 1600.
Dopo la metà del secolo XVII la principale funzione del castello divenne quella militare fin quando, tramontati gli stati preunitari, rimase come unica destinazione d’uso quella di carcere, protrattasi fino al 1946. I restauri eseguiti dalla Soprintendenza ai Monumenti di Pisa, negli anni cinquanta, restituirono il castello alla città.
Fasi costruttive
Le strutture medievali
Tra il 1400 ed il 1600 il castello ha subito profonde modificazioni strutturali che hanno cancellato, quasi interamente, le strutture murarie più antiche.
Assai esigue, le strutture medievali sono rintracciabili in soli due punti del castello, nella parte alta, quella propriamente militare, e nei sotterranei del palazzo rinascimentale. Nel primo punto un bastione cinquecentesco, costruito a difesa del deposito di munizioni, ingloba il basamento di una piccola torre quadrangolare, costruita con una tecnica muraria tipicamente medievale: grossi blocchi di calcare, accuratamente lavorati, vengono sovrapposti con l’ausilio di poca malta e disposti in filari di altezza costante. La tecnica suggerisce una datazione anteriore al secolo XIV, probabilmente riconducibile ai secoli XII-XIII. La torre, ancora visibile in elevato in rappresentazioni dei secoli XVI – XVII, faceva parte di una fortificazione medievale collocata nell’area sommitale del colle ed era separata dal borgo sottostante. Le altre tracce di opere medievali, forse appartenute ad una residenza, sono: un grosso pilastro a base quadrilatera di lato 1,60 m., costituito da blocchi di marmo bianco e bardiglio, e una scaletta a chiocciola con pilastro centrale di sostegno interamente in laterizio. Il pilastro marmoreo, sicuramente più antico rispetto al contesto strutturale del quale si trova a far parte, può essere interpretato come un elemento centrale di carico, frequentemente in uso nei palazzi medievali fino alla metà del secolo XIV. Raffronti possono essere eseguiti con il palazzo di Spinetta Malaspina a Verrucola dei Bosi, anche se il pilastro massese sembrerebbe essere più antico, presumibilmente risalente ai secoli XII-XIII. Di questo edificio medievale non restano oggi testimonianze ad esclusione di una piccola scala a chiocciola con colonnetta di sostegno interamente in laterizio con affiancato un trabocchetto, elementi probabilmente risalenti allo stesso periodo del pilastro. Il palazzo medievale, coevo al pilastro, venne probabilmente sostituito tra la fine del secolo XIV e la prima metà del secolo XV da un edificio più tardo, a base poligonale, le cui strutture murarie sono ancora esistenti e appoggiano, parzialmente, sullo stesso pilastro. Anche questo edificio venne pesantemente modificato: prima inglobato nell’unico disegno a L della corte, poi agli inizi del secolo XVII, privato dell’intera facciata e delle stanze rivolte verso mare. Sulla facciata rivolta verso il cortile interno sono presenti due mensole marmoree ricollegabili alla presenza di una struttura “a sporto” del palazzo tardomedievale.
Le fasi rinascimentali e gli interventi del secolo XVII
L’intero palazzo rinascimentale è scomponibile in tre blocchi. Il primo, indicato con la lettera A e risalente agli inizi del secolo XV sembra essere coevo al blocco C, mentre il blocco B venne costruito verso la fine dello stesso secolo per unificare le strutture preesistenti e creare, attraverso un progetto unitario, la corte rinascimentale. Al secolo XV potrebbero invece risalire due torri angolari, adiacenti al palazzo, erette per la difesa della residenza in un periodo precedente alla costruzione dei bastioni che attualmente caratterizzano l’intero complesso.
Una delle torri, detta del Pinello era posta nell’angolo sud – est ed era ancora visibile nel secolo XVII; l’altra, a base semicircolare, era nell’angolo ovest, e venne demolita forse a seguito della costruzione del bastione, avvenuta nel 1603. La cinta muraria, che terminava con una merlatura, è attribuibile al secolo XV, datazione suggerita, oltre che da rappresentazioni grafiche, anche da alcune troniere inserite nella muratura. Le mura furono rialzate tra la fine del secolo XVI e la seconda metà del secolo XVII, per essere trasformate in cannoniere ed arricchite da un lungo camminamento di ronda. Nel XVI secolo il castello fu oggetto di un completo ammodernamento. La realizzazione del mastio, avvenuta attraverso l’asportazione della roccia in posto, risale alla metà del secolo XVI per iniziativa congiunta di Alberico e Ricciarda Malaspina.
Con gli inizi del secolo XVII il castello perde la funzione di residenza e gli interventi che si registrano, successivamente a questo periodo, rivelano finalità essenzialmente militari, come l’imponente costruzione del baluardo sud-ovest, nel 1603 ed il rifacimento delle cannoniere sulla cortina perimetrale.